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Progetto CAST a Pavia, tra Musei, interattività e stampe 3D
La Cultura oltre EXPO 2015
Grazie ai fondi di Regione Lombardia in occasione di Expo 2015 nacque il CAST.
Ovvero un progetto tutto pavese che raccoglie idealmente quattro “Collezioni di Arte Scultorea e del Territorio“. Ad aderire a questa iniziativa furono i seguenti Musei:
- Musei Civici di Pavia
- Museo della Certosa di Pavia
- Museo di Archeologia dell’Università di Pavia
- Raccolta Museale Regina di Mede (PV)
3 gli asset focali del progetto: recupero, accessibilità e valorizzazione delle principali Gipsoteche presenti sul territorio della Provincia di Pavia. Con Gipsoteca si intende genericamente una collezione di opere in gesso (dal greco gypsos).
e Spazio Geco?
Spazio Geco, come suo primo incarico, ha avuto il compito di ideare un concept vincente, in grado di stimolare la partecipazione del pubblico. Nacque così l’idea di realizzare una serie di Totem Multimediali Interattivi, che coniugassero il pregio dell’artigianalità del Made in Italy con il potenziale della tecnologia e della stampa 3D.

Abbiamo pertanto realizzato per ciascun Museo un Totem in legno curato nel Design e nell’opera di falegnameria, predisposto ad accogliere contenuti multimediali ad hoc (curati da Bitvark)
Abbiamo subito dopo prodotto dodici piccole stampe in 3D, dunque tre per ogni singola istituzione, rappresentanti delle opere “simbolo” delle raccolte pavesi.
Ogni Totem è stato così dotato di tre stampe in 3D, su cui applicare un Tag RFID (un micro-chip).
Qual è la magia?
Posizionando la stampa in 3D su un’apposita mensola del Totem, il Tag RFID, riconosciuto dal Totem, avvia in automatico la riproduzione di uno o più contenuti multimediali relativi all’opera immortalata dalla stampa 3D.
Il risulto è stato così un mix funzionale tra innovazione digitale, creatività e manifattura artigianale!
1. Le sedi: Musei Civici di Pavia
Ospitati nel Castello Visconteo di Pavia, i Musei Civici comprendono una sezione dedicata alla “Scultura Moderna e Gipsoteca”. La raccolta vanta oltre 200 statue del XIX e XX secolo.
Il primo nucleo comprende repliche in gesso dei più grandi capolavori dell’arte greca e romana, quali ad esempio il Discobolo, la Venere di Milo e il Laocoonte.
Tali sculture provengono dalle Civiche Scuole di Disegno e Incisione e di Pittura di Pavia (attive in città dal 1838 al 1934) e ne costituivano di conseguenza la dotazione didattica. L’antichità classica era allora percepita come un modello insuperabile a cui ispirarsi. Per un giovane allievo, per imparare a ritrarre ad esempio un volto sofferente, il Laocoonte rappresentava un soggetto ideale.
Un secondo nucleo espositivo comprende invece opere e bozzetti degli artisti che frequentarono queste istituzioni pavesi.

2. Le Sedi: Museo della Certosa di Pavia
A lato della celebre Certosa sorge il Palazzo Ducale, che dal XIX secolo ospita una delle più incantevoli Gipsoteche d’Italia, con ben 240 calchi in gesso. Tali opere replicano i dettagli scultorei della facciata e di altri punti dell’intero complesso del Monastero della Certosa di Pavia. Pertanto, anche in questo caso specifico, nel costituire una Gipsoteca vi fu un intento divulgativo e didattico.
Perché altrimenti riprodurre in gesso dettagli visibili in presenza e a pochi metri di distanza dal Museo? Semplice! Perché, pensando ad esempio alla facciata della Certosa, i particolari sono visibili solo a vari metri d’altezza. Con un allestimento museale mirato, invece, dei calchi in gesso offrono una fruizione diretta, immediata e a “portata di mano” di ogni singolo dettaglio.
3. Le Sedi: Museo di Archeologia dell’Università di Pavia
Il Museo di Archeologia dell’UniPV è il primo museo universitario archeologico per fondazione in Italia. Fu istituito nel 1820 dal Professore Pietro Vittorio Aldini. Il museo, sin dalle sue origini, assolve a una funzione didattica. I reperti che l’Università acquisì nel corso dei secoli risultano infatti vari per epoca, stile, tipologia e civiltà, proprio offrire agli utenti un’ampia panoramica del mondo antico. Tra le proprie collezioni, il Museo comprende anche un nucleo di calchi in gesso delle più famose statue dell’età greca e romana. Tali riproduzioni risalgono al XIX secolo e venivano utilizzate per la didattica durante le lezioni di Storia dell’Arte antica.
4. Le sedi: Raccolta Museale Regina
Entro la splendida cornice del Castello Sangiuliani, il Museo custodisce le opere dell’artista medese Regina Cassolo. Queste furono donate al Comune di Mede dal marito Luigi Bracchi. Sono esposte sculture realizzate in gesso e in bronzo degli anni Venti, le prime opere in alluminio degli anni Trenta e quelle relative al Movimento Arte Concreta (MAC) degli anni Cinquanta.

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